Disaster Recovery PMI: strategie pratiche per ripristinare i sistemi in caso di emergenza

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Cos’è il Disaster Recovery e perché è diverso dal backup

Il Disaster Recovery PMI è l’insieme di strategie, procedure e strumenti per garantire che un’azienda possa ripristinare rapidamente i propri sistemi e dati in caso di eventi critici come guasti hardware, attacchi ransomware o disastri naturali.

Molti imprenditori confondono il concetto di disaster recovery con il backup. In realtà:

  • Il backup è la copia dei dati, utile per recuperarli in caso di perdita o danneggiamento.
  • Il disaster recovery è un piano strutturato per ripristinare l’operatività aziendale entro tempi prestabiliti.

Come spiega anche il NIST, il Disaster Recovery è parte fondamentale della business continuity.

Perché il Disaster Recovery è fondamentale per le PMI

Le PMI sono particolarmente vulnerabili agli incidenti informatici e alle interruzioni operative:

  • Un fermo di pochi giorni può causare perdite economiche gravi.
  • Un ransomware può bloccare produzione e servizi essenziali.
  • La perdita di dati sensibili può comportare sanzioni GDPR e danni reputazionali.

Un piano di disaster recovery PMI ben progettato riduce al minimo i tempi di inattività (RTO) e la perdita di dati (RPO).

Componenti chiave di un piano di Disaster Recovery PMI

1. Analisi dei rischi e delle priorità

Individua:

  • Minacce principali (es. guasti hardware, attacchi informatici, eventi naturali).
  • Sistemi e applicazioni critici senza i quali l’azienda non può operare.
  • Dipendenze esterne (fornitori cloud, connettività, software di terze parti).

2. Definizione di RPO e RTO

  • RPO (Recovery Point Objective): quanti dati sei disposto a perdere (in ore o minuti).
  • RTO (Recovery Time Objective): tempo massimo accettabile per ripristinare l’operatività.

Ad esempio, un RPO di 1 ora significa avere backup aggiornati ogni 60 minuti; un RTO di 4 ore significa che il sistema deve essere operativo entro mezza giornata.

3. Strategie di ripristino

  • On-site: backup e server locali pronti per il ripristino immediato.
  • Off-site: copie conservate in un luogo fisico diverso.
  • Cloud DR: ambienti virtuali pronti a sostituire i server fisici in caso di emergenza.
  • Soluzioni ibride: combinazione di locale e cloud per maggiore resilienza.

4. Strumenti e tecnologie

Per le PMI, soluzioni come:

  • Veeam Backup & Replication
  • Acronis Cyber Protect
  • Microsoft Azure Site Recovery
  • Synology Active Backup

Possono offrire un buon equilibrio tra costi, funzionalità e semplicità di gestione.

5. Ruoli e responsabilità

Un piano DR deve indicare chi fa cosa:

  • Chi avvia la procedura di ripristino.
  • Chi comunica con clienti e fornitori.
  • Chi gestisce l’assistenza tecnica e la verifica dei dati.

6. Test periodici

Un piano DR non è utile se non viene mai provato.
Programma simulazioni almeno una volta l’anno per verificare:

  • Tempi reali di ripristino.
  • Affidabilità dei backup.
  • Coordinamento del team.

Checklist operativa per le PMI

  1. Redigere un inventario di sistemi, applicazioni e dati critici.
  2. Definire RPO e RTO realistici.
  3. Stabilire dove e come vengono conservati i backup.
  4. Scegliere strumenti di ripristino adeguati al budget e alle esigenze.
  5. Assegnare ruoli chiari.
  6. Testare regolarmente il piano.

Collegamento con il backup

Il Disaster Recovery funziona solo se il sistema di backup è affidabile e testato.
Se non hai ancora implementato un sistema di backup automatico sicuro, leggi anche il nostro articolo Backup Automatico: La Guida Completa 2025.

Conclusione

Un piano di Disaster Recovery non è un lusso, ma una necessità anche per le piccole imprese.
Definire obiettivi chiari, adottare le giuste tecnologie e testare regolarmente le procedure è l’unico modo per garantire che la tua azienda possa superare qualsiasi imprevisto senza danni irreparabili.

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